La pubblicità in radio e la sua grande efficacia per fare marketing

Molto diffuse, soprattutto tra piccole imprese locali che intendono aumentare la loro visibilità facendo circolare il loro nome decine e decine di volte al giorno nei più conosciuti networks, sono le tecniche di ‘marketing mediatico’ oggi a disposizione per sponsorizzare la propria impresa, qualsiasi sia il settore merceologico o di servizi che essa intenta promuovere. In una società dove la crisi economica ha lasciato segni profondi, e nella quale esiste una concorrenza spietata in tutti i settori, una buona campagna di marketing pubblicitario è sicuramente da considerare un ottimo punto di partenza, e ogni imprenditore che si rispetti questo lo sa bene.

La radio, come del resto anche la televisione ed ovviamente internet, ha la capacità di propagare rapidamente un qualsiasi messaggio pubblicitario che si intende far giungere al pubblico, ma purtroppo restringe il suo campo di azione soltanto ad uno dei 5 sensi di cui è dotato l’essere umano, e cioè l’udito; bisogna quindi essere davvero molto bravi, creativi, e soprattutto contundenti quando si studia uno slogan pubblicitario adatto ad un buon lancio radiofonico, e non è assolutamente cosa facile.

La radio, il mezzo che offre i migliori risultati publicitari a breve scadenza

Il mezzo da scegliere e le relative tecniche da utilizzare per far pubblicità alla propria impresa sono cose sicuramente già dibattute all’interno dell’impresa stessa, magari in un consiglio di amministrazione o in una riunione tra soci; ogni azienda ha infatti la possibilità di mirare ad un certo tipo di pubblico e di darsi anche dei tempi ben precisi per un buon lancio pubblicitario, non ci sono regole universali anzi, viva la creatività!

La strategia che l’impresa ha deciso di seguire per ben promuoversi sul mercato, ha tra i suoi punti fondamentali di sicuro interesse la risposta che il pubblico può dare al messaggio pubblicizzato, e soprattutto i tempi nei quali tutto ciò deve accadere. Sotto questo punto di vista, un impattante spot radiofonico creato accuratamente ed in modo mirato, è sicuramente da considerare la strada più veloce e diretta per arrivare alla gente; se pensiamo infatti alle centinaia di esercizi commerciali nei quali entriamo a fare compere ed ascoltiamo sempre la radio in sottofondo, è facile pensare a quanto rapidamente possa propagarsi uno spot pubblicitario tra una bella canzone ed un’altra.

La marca ed il numero sono di impatto necessario

Una voce calda e penetrante magari caratterizzata da toni bassi molto marcati, un sottofondo sonoro che senza richiedere un volume molto alto sappia scuotere l’ascoltatore dal suo interno ed attirare la sua attenzione, uno slogan che resti impresso nella testa della gente e che sia anche fortemente immaginativo…sono queste alcune delle caratteristiche principali di uno spot pubblicitario vincente.

Assodato che la radio è il mezzo di propaganda più efficace in termini di velocità sia di propagazione di un messaggio che di sua assimilazione da parte del pubblico, e che la risposta sul mercato avviene in tempi certamente più brevi rispetto ad altri metodi comunemente usati, resta solo da focalizzare l’attenzione su come creare uno spot radiofonico d’impatto. Studiare uno stratagemma o un gioco di parole che ‘contenga’ in qualche modo il marchio da sponsorizzare, ed anche ripetere più volte eventuali riferimenti di contatto come email, indirizzo o numero di telefono all’interno dello spot, sono due consigli certamente utili da tenere in considerazione.

Il rischio di sovrapianificazione

L’ accurata programmazione di una campagna pubblicitaria include ovviamente studi sulla previsione della frequenza con la quale questa deve essere messa in onda, ed i fattori da tenere in considerazione per non andare incontro ad eventuali problematiche come potrebbe essere quella di una possibile ‘sovrapianificazione’ sono parecchi.

Possiamo dunque ipotizzare una campagna pubblicitaria composta da due o tre fasi: nella prima, ovvero in assenza di una fascia di pubblico già consolidata, si tende a puntare su una azione tambureggiante e massiva nella quale abbonderanno i passaggi radiofonici, nella seconda invece, quando si sarà già acquisita una certa notorietà, si ridurranno almeno alla metà i lanci pubblicitari per non rischiare di stancare o addirittura agoviare l’ascoltatore; nella terza fase infine, i passaggi in radio saranno ridotti al minimo, puntando però su una maggiore qualità o su trovate pubblicitarie geniali, magari interpretate da nomi celebri che, semplicemente pronunciando un breve ‘ricordatorio radiofonico’ che include il marchio sponsorizzato, riescono a fare subito presa sulla gente.

Tipi di pubblicità in radio

Come contemplato anche dal mondo cinematografico e televisivo, le campagne pubblicitarie possono assumere varie forme ed essere regolamentate da diversi tipi di contratto che le emittenti generalmente stipulano con chi intende pubblicizzarsi. ‘Lo spot’ puro è semplice è breve, ripetibile, e non ha nessuna relazione con la trasmissione durante la quale viene lanciato, viene registrato preventivamente e prevede una sua cornice di suoni ed effetti sonori; ‘la pubblicità diretta’ è invece generalmente fatta dal presentatore in persona durante lo svolgimento della trasmissione inserendo il più volte marchio pubblicizzato in un determinato spazio di tempo.

Anche il cosiddetto ‘pubblireport’ è una pratica ultimamente sempre più utilizzata; in questo caso è previsto uno spazio di circa 10-15 minuti in cui una persona (normalmente estranea all’emittente), descrive dettagliatamente i vantaggi del prodotto che sta sponsorizzando con l’ausilio anche di piccoli esempi pratici o testimonianze di altre persone.

‘Bartering e patrocinio’ completano il panorama delle possibilità a disposizione di un’impresa privata per pubblicizzarsi; in questi due ultimi casi però, trattandosi di sponsorizzazioni o attività di ‘patrocinio’ di alcuni programmi, le cifre richieste dalle emittenti sono ovviamente molto più cospicue.